I campi sportivi artificiali (prevalentemente ad uso calcistico ma anche parchi giochi, impianti di atletica, campi da golf) sono costituiti da tappeti erbosi sintetici di polietilene (PE) o polipropilene (PP). Per mantenere il tappeto sintetico in posizione corretta viene utilizzato un “intaso” di sabbia e granuli di gomma di varia natura. Tra i materiali maggiormente utilizzati ci sono le gomme riciclate da Pneumatici Fuori Uso, anche conosciute come PFU.

La presenza della gomma garantisce un migliore comfort di gioco e assorbimento degli impatti, oltre ad una maggiore durata dell’erba sintetica. L’utilizzo di gomma recuperata da PFU permette di sfruttare un materiale molto difficile da smaltire, evitando così di produrre plastiche vergini. In questo modo è possibile ottimizzare le risorse e adottare un approccio ambientale sostenibile.

Tutto ciò ha portato all’emanazione da parte del Ministero dell’Ambiente di uno degli ultimi decreti, chiamato “End of Waste” (EoW). Questa normativa ha oggetto proprio la cessazione della qualifica di rifiuto della gomma vulcanizzata derivante da PFU: Decreto Ministeriale 31 Marzo 2020 n.78

L’erba dei campi sintetici è tossica? Quali rischi si corrono

Assorbimento da parte del corpo umano delle sostanze della gomma riciclata

Tra le più recenti considerazioni in merito, c’è la caratterizzazione degli intasi con granuli di gomma da PFU per il contenuto di alcune sostanze tossiche contenute in componenti della gomma vulcanizzata (come gli IPA, Idrocarburi Policiclici Aromatici). Il rischio che ne consegue in questo caso è quello di migrazione dai granuli di gomma ai giocatori, attraverso contatto con la pelle o inalazione.

Allo scopo è stato introdotto un nuovo Regolamento (UE) 2021/1199 della commissione del 20 Luglio 2021, nel quale vengono indicati i nuovi limiti per gli 8 IPA contenuti nelle gomme utilizzate. Infatti, secondo quanto riportato dal nuovo regolamento, il limite massimo di concentrazione accettato per il materiale da intaso nei campi sportivi è di 20 mg/kg.

Impatto ambientale delle sostanze tossiche sul terreno sottostante

Un altro aspetto da considerare nel riutilizzo e recupero di gomme e plastiche negli intasi dei campi sintetici è l’impatto ambientale che questo può avere sul terreno sottostante ed eventualmente sulle acque sotterranee. In questo caso è necessario valutare il rischio di migrazione di potenziali agenti inquinanti.

Alla luce dei molti controlli da effettuare, il Decreto EoW sui PFU prevede all’allegato 1 un elenco di determinazioni specifiche (Tabella 1):  in gran parte è riferibile alla norma DIN 18035-7 che dal 2014 stabilisce le caratteristiche dei materiali per la costruzione di campi in manto sintetico.

Ecco l’elenco delle prove che andremo ad analizzare singolarmente nel dettaglio:

  1. Prove di flessibilità su gomme secondo la DIN 18035-7
  2. Effetti dei tappeti sintetici su suoli e acque sotterranee: Determinazione dell’EOX e del DOC
  3. Effetti dei tappeti sintetici su suoli e acque sotterranee: Determinazione dei metalli pesanti
  4. Sistema di estrazione per la determinazione degli IPA su PFU