Per valutare un potenziale inquinamento di composti organici clorurati su terreni ed acque sottostanti i manti erbosi sintetici, la norma DIN 18035-7 prescrive la determinazione degli EOX (Extractable Organic Halogens), ovvero gli Alogeni Organici Estraibili.

La determinazione avviene per titolazione coulometrica dopo l’estrazione Soxhlet, come previsto dalla norma DIN 38414-17.

Primo step: estrazione a solvente

Per eseguire l’estrazione del campione è sufficiente omogenizzare e macinare il campione e, infine, pesare una quantità variabile tra i 5g e i 20g e posizionarla all’interno del sistema. Una volta posizionato il campione, vengono aggiunti 50ml di 2-metilpentano e viene avviata l’estrazione per una durata di 20 ore.

Il sistema di Estrazione Soxhlet SoxROC di OPSIS LiquidLINE è la soluzione automatica ideale per questa applicazione.
Il sistema esegue l’estrazione con solvente a caldo secondo la tecnica Randall e Twisselmann, utilizzando il solvente in un sistema chiuso riscaldato per ridurre i tempi di estrazione: infatti, per l’estrazione delle gomme sono sufficienti poche ore.

Il sistema è estremamente flessibile e permette di lavorare con diverse solventi. È disponibile a 2 e 6 posizioni ed è inoltre dotato di controllo sul volume di solvente, per garantire la massima flessibilità di gestione durante l’esecuzione dell’estrazione.

Secondo step: determinazione degli Alogeni Organici Estraibili

Una volta conclusa l’estrazione in solvente, il campione viene introdotto nello strumento per la determinazione degli EOX.

Il sistema prevede una combustione a 950°C per ossidare ed ottenere come prodotti gassosi gli alogenuri (HCl), CO2 e acqua. Dopo il passaggio di essiccazione in una soluzione di acido solforico, i gas di combustione sono sottoposti a titolazione coulometrica per la determinazione degli alogenuri estratti del solvente.

analizzatore aox

L’analizzatore AOX Multi X 2500 di Analytik Jena permette di lavorare in modo semplice e accurato eseguendo questa determinazione in completo automatismo. Lo strumento beneficia in particolare del brevetto “sensore di fiamma”, che in maniera automatica controlla la combustione del campione (in solvente) evitando che l’elevata infiammabilità porti ad un risultato poco quantitativo.

Il Multi X 2500 è dotato di auto-campionatore, fornace di combustione orientabile sia in orizzontale che in verticale e tre possibili celle di titolazione coulometriche per la massima sensibilità analitica.

Il range analitico va dai 10ng fino ad 1mg di Cloro assoluto, determinabile per singolo campione analizzato.

Determinazione del DOC

Il decreto EoW sui PFU prescrive la determinazione della somma delle sostanze organiche carboniose rilasciate come DOC. Per stabilire il parametro DOC è necessario eseguire un’eluizione acquosa: il campione di gomma viene macinato, pesato (circa 0.1kg) e miscelato con 1l di acqua deionizzata.

analizzatore toc

La preparazione dell’eluato può essere eseguita a temperatura ambiente e sotto agitazione per 24h. Il campione viene poi filtrato per essere sottoposto ad analisi del DOC e, in aggiunta, dei metalli pesanti.

Il parametro DOC viene determinato secondo la EN 1484, che prevede l’utilizzo di un sistema di ossidazione termo-catalitica e determinazione della CO2 risultante con detector NDIR.

MultiNC 3100 di Analytik Jena è un analizzatore TOC/DOC, adatto per eseguire questa determinazione con ottima flessibilità. Lo strumento permette di allontanare la frazione inorganica TIC (come richiesto dal metodo EN) ed eseguire l’analisi tramite ossidazione catalitica ad elevata temperatura. Grazie al suo sistema di introduzione in flusso con loop campione, è possibile ridurre gli effetti di cross-contaminazione tra i campioni in sequenza. Unito alla robustezza e linearità del detector NDIR focalizzato, il Multi NC 3100 copre un ampio range di concentrazione tra 0.005 e 30.000 mg/L.

Per maggiori dettagli sull’utilizzo di Pneumatici Fuori Uso nei tappeti erbosi leggi questo articolo: Tappeti Erbosi Sintetici: Utilizzo e Test di Pneumatici Fuori Uso (PFU)