La difficoltà per ogni analista in laboratorio consiste nel prevedere il comportamento di un determinato campione. Ogni volta, infatti, potrebbe essere come un “dolcetto o scherzetto”!

L’approccio più comune è sicuramente studiare la provenienza e la tipologia di campione e poi eseguire qualche prova preliminare ad ampio spettro che permetta di caratterizzare i punti critici della analisi più complesse.

Sicuramente la giusta strumentazione analitica può fare la differenza rendendo questo aspetto meno critico, sia nella fase preparativa sia in quella analitica.

Per rendere meno “spaventosa” la vostra giornata in laboratorio analizziamo i dettagli di alcuni strumenti che aiutarvi a fare la differenza:

Preparazione del campione per analisi dei metalli:

Innanzi tutto, la preparazione del campione! È fondamentale che un campione, solido o liquido che sia, possa essere trasformato in una soluzione acquosa facilmente analizzabile. Ad esempio, campioni di rifiuti oppure terreni da bonifiche in zone ad elevato inquinamento, potrebbero generare reattività diverse e rapide durante la fase di digestione.

La soluzione FKV che offre sicurezza e massimo controllo delle reazioni si realizza nel sistema a microonde con singola camera di reazione Ultrawave di Milestone. Questa tecnologia rende le operazioni di mineralizzazione molto più semplici, grazie al controllo su tutte le provette e permettendo di trattare nello stesso ciclo operativo campioni molto differenti tra di loro.

Analisi dei metalli in ICP OES e ICP MS:

Dopo la fase preparativa si passa a quella analitica, riguardante la determinazione dei metalli. La scelta spazia da AA GF, ICP OES fino alla tecnica ICP MS. La fortuna di poter disporre in laboratorio di tutte le tecniche permette di valutare quella più adatta allo scopo. Se questo però non fosse possibile, è sicuramente importante disporre di uno strumento che permetta di affrontare la maggior parte delle problematiche. Nel caso dell’ICP OES potremmo pensare che il limite su alcune tipologie di campione possa essere la bassa concentrazione degli analiti, non gestibili con la tecnica. La nostra proposta ICP OES Analytik Jena Plasma Quant 9100 non solo ha una sensibilità analitica tra le migliori del mercato ma permette di lavorare direttamente in matrice anche quando abbiamo elevate concentrazioni di solventi organici.

Per la tecnica ICP MS il problema potrebbe essere l’analisi di soluzioni non sufficientemente pulite o che possano causare problemi di interpretazione del dato. In questo caso il sistema ICP MS Analytik Jena Plasma Quant MS permette di lavorare in modo semplice ed affidabile grazie alla tecnoclogia iCRCCella di Collisione e Reazione Integrata (iCRC) che permette di rimuovere le interferenze poliatomiche tipiche della tecnica ICP MS con una notevole semplificazione della routine analitica e un netto abbattimento dei costi di manutenzione della macchina. 

Determinazione del TOC (Total Organic Carbon):

Anche per questo parametro si potrebbe incorrere in non pochi problemi vista la diversità dei campioni da analizzare tra test di cessione, acque potabili o acque di scarico e rifiuti. È possibile passare da concentrazioni di poche centinaia di ppb fino ad arrivare a percento in peso! Questo richiede la possibilità di lavorare con un sistema affidabile solido e sensibile. La proposta di FKV è il sistema Analytik Jena MultiNC 3100 DUO che permette di analizzare tutte le tipologie di campione in modo semplice ed efficace grazie alla doppia fornace e il doppio campionatore per liquidi e solidi.

Analisi multiparametrica:

Cosa è una analisi multiparametrica? L’immagine che visualizziamo sono tavoli con tanti campioni di acque sulle quali determinare i parametri di base essenziali per poter caratterizzare in prima battuta il campione. E allora pH, conducibilità, torbidità e anche BOD da determinare diventano un enorme collo di bottiglia per il quale l’operatore si trova a gestire una elevata quantità di lavoro manuale. La nostra proposta prevede un sistema di analisi multiparametrica completamente automatizzato e aggiornabile nel tempo che permette di demandare tutte le operazioni routinarie ad un analizzatore in grado di gestire fino a 9 parametri contemporaneamente.

Analisi tramite NMR da banco:

Chiudiamo questo breve resoconto con una tecnica che per molti è sinonimo di difficoltà, costi elevati e condizioni di utilizzo stringenti. In realtà oggi non è più così e grazie a SPINSOLVE MAGRITEK è possibile lavorare con la tecnica NMR direttamente sul banco di laboratorio, analizzando e caratterizzando un campione in modo semplice e affidabile. Una evoluzione tecnologica che ha aperto le porte di moltissimi laboratori all’NMR da sempre considerato una tecnica analitica costosa e per poche realtà. Superata, infatti, la reticenza legata ai costi di gestione ed alla sua interpretazione, la tecnica permette di caratterizzare un campione in modo semplice, non distruttivo e in maniera univoca.