Prove meccaniche per materie plastiche
La resistenza meccanica dei componenti è un parametro importante per classificare una plastica e permette di poter certificare il polimero per il suo utilizzo. Per effettuare queste prove è necessario uno strumento affidabile che permetta di personalizzare il tipo di test in funzione della richiesta specifica.
Determinazione del contenuto di idrogeno totale ed aromatico nei combustibili
Parametro molto importante per prodotti petroliferi, come benzina, cherosene, gasolio e carburante per l’aviazione, è il contenuto totale di idrogeno. Una maggiore quantità di contenuto totale di idrogeno migliora le proprietà di accensione e combustione e rende il prodotto di una qualità migliore.
Determinazione di solventi organici nelle acque
I solventi organici, utilizzati in molti processi industriali, sono tossici per gli organismi biologici e, quindi, l’eventuale contaminazione di falde acquifere e sotterranee va monitorata in modo costante. Per la determinazione dei composti organici nelle acque, parametro richiesto per molte tipologie di matrici, sono disponibili più metodi analitici, tra cui l’NMR.
Determinazione del doppio legame libero del monomero di Etilene Propilene Diene
È possibile identificare il segnale di doppi legami dall’EPDM e dal diene libero utilizzando un NMR da banco. Lo Spettrometro Spinsolve di Magritek offre molte possibilità analitiche e permette di ampliare l’utilizzo della tecnica NMR all’analisi di routine.
Distinzione dei copolimeri e di miscele polimeriche mediante spettroscopia (DOSY)
Con la tecnica NMR (Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare) è possibile utilizzare i gradienti di campo pulsato (PFG) per misurare i diversi coefficienti di auto diffusione: questo tipo di esperimento prende il nome di Diffusion Ordered SpettroscopY (DOSY).
Determinazione dello zolfo in tracce nei carburanti
Con il nuovo analizzatore azoto e zolfo di Analytik Jena è possibile effettuare la determinazione dello Zolfo in modo affidabile e semplice anche in presenza di elevate concentrazioni di azoto.
Evaporazione del solvente in flusso di azoto
La fase di evaporazione di un solvente è fondamentale nella preparazione di un campione prima dell’analisi cromatografica. Questo step preparativo è comunemente utilizzato in moltissimi contesti analitici.
Intervista al Dr. Landoni, Centro Ricerche dell’ENI: I Reattori Parr
Oggi parliamo dei reattori Parr con il Dr. Landoni, Responsabile dell’Unità di Ricerca e Sviluppo Processi Downstream nel Centro Ricerche dell’ENI di San Donato Milanese. Attraverso la sua esperienza proviamo a comprendere meglio quali possono essere i fattori che determinano la scelta di una determinata strumentazione.
Reazioni parallele su piccoli volumi: come incrementare la velocità analitica con i Reattori Parr
La soluzione più adatta per incrementare la velocità analitica è l’utilizzo dei reattori Parr su piccoli volumi. Queste soluzioni permettono di comprimere mesi di prove e di lavoro in poche settimane poiché possono arrivare a riprodurre le stesse condizioni operative che si adoperano nei reattori più grandi.
Reologia nei fluidi biologici: l’importanza degli studi sull’acido ialuronico
Uno dei componenti di maggiore interesse al momento è l’acido ialuronico sul quale vengono svolti numerosi studi reologici per determinarne la struttura e la funzionalità. La possibilità di comprendere fino in fondo le proprietà di queste sostanze permetterebbe di ampliare notevolmente la progettazione di molecole in grado di sostituire o coadiuvare i fluidi biologici.
Angolo di contatto, bagnabilità ed impermeabilità di superfici, inchiostri e tessuti
L’interazione liquido/solido risulta di grandissima rilevanza per definire le proprietà delle superfici dei materiali. Una determinazione largamente utilizzata per questo fine è l’angolo di contatto, che avviene tramite la misura della bagnabilità di una superficie.
Analisi dei metalli su AdBlue (AUS 32) secondo ISO 22241
AUS 32 è una soluzione acquosa di urea al 32% che, per la destinazione d’uso, deve avere un elevato grado di purezza in modo da evitare contributi ai gas di scarico dovuti a sostanze indesiderate. La norma ISO 22241-2 specifica quali sono le concentrazioni limite, ad esempio per metalli in tracce.