Le determinazioni analitiche sui giocattoli sono caratterizzate dalla necessità di ricercare concentrazioni di inquinanti o impurezze molto basse.

Con questo presupposto, la preparazione del campione diventa un passaggio cruciale per garantire risultati affidabili. In dipendenza dal tipo di analisi, la preparazione del campione può essere molto differente prevedendo, talvolta, una migrazione, un’estrazione o una mineralizzazione.

In quest’ultimo caso, relativamente alla ricerca e all’analisi dei metalli pesanti, diventa molto importante ridurre la quantità di acido richiesto per la digestione in modo da diminuire il fattore di diluizione e quindi incrementare il rispettivo limite di quantificazione, specialmente su alcuni elementi.

mineralizzatore a microonde

Proprio per far fronte a queste esigenze, Milestone ha introdotto da qualche anno dei nuovissimi inserti in quarzo utilizzabili nel rotore ad alta pressione SK15 per la serie Ethos dei mineralizzatori a microonde.

Questi inserti, di piccole dimensioni, sono inseriti all’interno del vessel principale e permettono di digerire le matrici con elevata efficienza ma con un volume ridotto di reattivo (acido).

Gli inserti possono essere realizzati in quarzo o TFM e possono essere di diversi volumi. In questa specifica applicazione si esegue la digestione acida di giocattoli in polietilene utilizzando soli 5 ml di acido nitrico. Gli inserti utilizzati sono in quarzo ed hanno una capacità di 30 ml. La quantità di campione trattata è stata di circa 200 mg.

mineralizzazione a microonde ethos

All’interno del vessel (quindi esternamente all’inserto) sono stati aggiunti circa 5 ml di acqua. Il programma adoperato prevede un primo step in rampa con il raggiungimento di 200°C in 15 minuti e un successivo step isotermico di 10 minuti.

L’impiego congiunto degli inserti in quarzo e della piattaforma a microonde ETHOS ha permesso l’ottenimento di una mineralizzazione ad elevate performance.

Il trattamento del campione in un materiale come il quarzo permette l’ottenimento di soluzioni da dedicare all’analisi anche di tracce; il basso volume di acido utilizzato, limita il fattore di diluizione finale consentendo il guadagno del segnale per analiti presenti in basse concentrazioni.