Analisi dei composti volatili che caratterizzano l’odore di profumi
La caratterizzazione aromatica dei profumi è un processo importante, che identifica “l’impronta digitale” del prodotto. La possibilità di eseguire l’analisi in modo semplice e diretto con il materiale di interesse può rendere questa determinazione molto più fruibile e molto semplice da gestire.
Analisi su profumi con le Sorbent Pens
https://fkv.it/prodotti/analisi-chimiche/aromi,-voc-e-svoc-in-liquidi-e-solidi/sorbent-pens-per-vaseLe Sorbent Pens sono un sistema di campionamento in spazio di testa molto innovativo ed efficace, che permette di eseguire analisi sui profumi in modo estremamente semplice. Grazie a queste “penne” è possibile eseguire campionamenti di composti volatili (VOC) e semivolatili (SVOC) su una notevole quantità di matrici, partendo da campioni ambientali come acque o terreni fino ad arrivare a matrici alimentari, oli essenziali, prodotti naturali o profumi.
Determinazione dei composti naturali odorigeni
Questo studio riporta la caratterizzazione eseguita su 2 profumi da uomo, per la determinazione dei composti naturali odorigeni comuni alle due fragranze e quelli che invece ne caratterizzano le differenze. La maggior parte dei composti che determinano un profumo sono infatti di origine volatile e rientrano nella classe di composti definiti come VOC.
È quindi molto interessante poter applicare l’innovativa tecnica di campionamento in spazio di testa all’analisi dei composti volatili che caratterizzano l’odore di profumi, prodotti naturali o prodotti cosmetici. Questo permette un’indagine semplice, veloce ed affidabile delle molecole di interesse.
I due profumi analizzati sono caratterizzati da una base di composti comuni (Tabella 1) e da alcune molecole caratteristiche dei singoli profumi (Tabelle 2-3).
Estrazione sotto vuoto (VASE)
La procedura di campionamento prevede che il campione diluito venga posto all’interno di un vial e sottoposto ad estrazione sotto vuoto chiamata VASE.
La tecnica di estrazione VASE si basa sull’equilibrio termodinamico tra campione e fase gassosa all’interno del vial, che viene spostato sottoponendo il campione al vuoto per avere una migliore estrazione.
All’interno di un vial contenente il campione viene inserita la Sorbent Pen, quindi collegata a un manifold per creare il vuoto all’interno del contenitore. Tutti i campioni, siano essi di natura liquida o solida, vengono messi all’interno di un blocco riscaldante impostato alla temperatura più adatta per garantire la corretta estrazione del campione. In queste condizioni il campione comincerà a rilasciare composti organici che verranno quindi adsorbiti dalla Pen, permettendo in questo modo di continuare a spostare l’equilibrio termodinamico in favore della fase gassosa, favorendo l’evaporazione costante dei composti volatili dal campione.
La tecnica VASE permette un recupero quantitativo degli analiti passando da circa un 20/30% dello spazio di testa classico ad un 70/98% ottenuto con il VASE.
Terminata la fase di estrazione i vials vengono posizionati all’interno di un blocco ghiacciato in alluminio. Il Delta termico tra il blocco e il campione permette la condensazione dell’acqua presente nella fase adsorbente che verrà così eliminata dalle Sorbent Pens e non iniettata nel GC; con questa operazione si elimina oltre il 95% di RH dalla Pen arricchita, annullando l’effetto dell’acqua nel cromatogramma e minimizzando eventuali effetti matrice.
Una volta eliminata l’acqua la Pen è pronta per la determinazione analitica.