Essiccazione sottovuoto tramite stufe da laboratorio
In cosa consiste l’essiccazione sotto vuoto
L’essiccazione sottovuoto viene maggiormente utilizzata con materiali sensibili, ad esempio generi alimentari e/o sostanze chimiche. La scelta di lavorare sotto vuoto è dovuta alla necessità di evitare il deterioramento degli oggetti sottoposti a temperature elevate. Ci sono, infatti, moltissimi contesti industriali dove si cerca un equilibrio tra la necessità di essiccare un prodotto e l’importanza di non modificarlo o danneggiarlo.
L’essiccazione sottovuoto riduce al minimo il rischio di formazione di incrostazioni o di residui di ossidazione. Il materiale viene esposto a una depressione, che abbassa il punto di ebollizione e permette in questo modo all’acqua contenuta di evaporare già a basse temperature.
Utilizzo delle stufe da vuoto
Una stufa da vuoto da laboratorio consente un’essiccazione efficace e delicata, senza mettere in pericolo i vari materiali sottoposti al procedimento. All’interno di una stufa da vuoto Binder, i campioni vengono essiccati rapidamente, efficacemente e delicatamente, soprattutto grazie alla distribuzione uniforme della temperatura in tutto lo spazio utile e all’assenza di condensa.
Qualora il processo dovesse terminare prima del previsto, la stufa da vuoto è in grado di rilevare il termine dell’essiccazione, grazie all’inserimento automatico della ventilazione (brevetto Binder). In questo modo, l’utente ha la garanzia che il campione venga essiccato completamente senza dover monitorare costantemente il processo. Inoltre, grazie al brevetto Binder è possibile garantire una maggiore flessibilità.