Le analisi dei metalli pesanti su suoli, terreni, sedimenti e più in generale matrici solide trattate in un contesto ambientale sono soggetti a specifici limiti di legge per il contenuto dei metalli (Testo Unico Ambientale D.Lgs 152/2006), e sono eseguibili secondo metodi ufficiali di riferimento EN, ISO, EPA.

Dopo la prima fase preparativa, che prevede una disgregazione della matrice per portare in soluzione mineralizzata tutti gli elementi, segue la parte analitica. La tecnica più versatile e sensibile utilizzata per raggiungere tutti i limiti di legge, soprattutto quando molto bassi, è certamente la Spettrometria di Massa (ICP-MS).

spettrometro di massa a plasma accoppiato induttivamente

Gli aspetti costruttivi di un ICP-MS possono essere gestiti in modo variabile, partendo dalla posizione della cella di collisione fino alle lenti di focalizzazione, alla frequenza del quadrupolo o alla digitalizzazione del detector; aspetti costruttivi che possono rendere lo strumento più o meno flessibile e più o meno veloce.

Un esempio è rappresentato dalla possibilità di introdurre elementi in tracce insieme ad elementi costituenti (es. Cd/As con Mg/Fe), senza la necessità di calibrazioni e diluizioni differenti.

Con il cammino ionico plasma-detector più corto del mercato, ottenuto grazie all’integrazione della cella di collisione iCRC direttamente nel cono skimmer, il sistema ICP Massa PlasmaQuant MS di Analytik Jena consente di:

  • Effettuare diluizioni del fascio ionico in transito nel cono skimmer.
  • Manutenere meno frequentemente l’interfaccia coni anche in caso di matrici molto concentrate.
  • Rimuovere le interferenze poliatomiche e di matrice, sia in collisione con elio che in reazione con idrogeno, a libera scelta.

La gestione delle interferenze e delle concentrazioni degli elementi è infatti un aspetto imprescindibile nello sviluppo di un metodo ICP-MS: in funzione delle interferenze attese su determinati isotopi, con Plasma Quant MS è possibile agire su diversi parametri della cella di collisione iCRC, normalmente inaccessibili su altri strumenti.

Nella tabella è riportato un elenco di interferenze attese su campioni di suoli e sedimenti (isotopo per isotopo), unito al set di condizioni impostabili in iCRC per risolverle efficacemente ed avere i migliori risultati analitici.