Estrazione dei terpeni tramite Microonde Ethos X ed estrazione dei cannabinoidi con solventi o tramite CO2 supercritica con reattori Parr ed AG

Le applicazioni relative all’estrazione dei terpeni e all’estrazione dei cannabinoidi dalla canapa industriale sono vari. Sono note ormai le innumerevoli applicazioni della pianta su diversi alimenti quali farine, riso, birra e molti altri. Il seme della canapa è molto versatile, ma anche ricco di proprietà benefiche come riconosciuto dal Ministero della Salute, dall’Oms e da varie ricerche scientifiche. Oltre al settore alimentare, la canapa può essere adoperata anche nel settore cosmetico per la realizzazione di tessuti, nell’arredamento, nell’edilizia per semilavorati come fibre e polveri o nei carburanti destinati a diversi settori tra cui quello energetico. Molto interessante è anche l’utilizzo nel settore ambientale in quanto viene utilizzato come fito-depurante per il trattamento di siti inquinati.

Data la variabilità delle applicazioni, l’approccio analitico può essere molto diverso e necessita di tecniche differenti in relazione ai composti specifici di interesse.

È fondamentale quindi che i processi di separazione permettano di isolare i singoli componenti, cercando di mantenere l’integrità di tutte le classi di composti per non perderne le proprietà bio-funzionali. Le cIassi principali, terpenoidi e cannabinoidi si differenziano per alcune caratteristiche ben specifiche: i primi hanno peso molecolare basso, sono quindi volatili e rappresentano la frazione che caratterizza il bouquet di quella specifica specie; i secondi possono essere principalmente rappresentati da CBD (cannabidiolo) e THC (Δ-9-tetraidrocannabinolo). Mentre le caratteristiche psicotrope del THC sono ben note, le proprietà del CBD sono tuttora in fase di studio avanzato e i risultati mostrati in questi ultimi anni sembrano mostrare delle importanti attività farmacologiche nei confronti di alcune specifiche malattie.

Queste classi di composti possono essere estratte dalla pianta seguendo differenti processi più o meno costosi che possono richiedere spesso l’impiego di solventi. Molto spesso un processo estrattivo è utile per il recupero di alcune molecole, mentre può essere troppo aggressivo per altre, degradandole e/o non permettendone il recupero. Le principali tecniche estrattive sono l’estrazione in corrente di vapore, l’estrazione in solvente organico, l’estrazione in fluidi supercritici o l’estrazione con gas, quali butano e propano.

FKV propone diversi strumenti per la realizzazione dell’estrazione delle differenti frazioni. Per l’estrazione dei terpeni dalla canapa la scelta più adatta è sicuramente l’Ethos X di Milestone, un sistema performante che permette di eseguire questo processo in modo affidabile e con elevati percentuali di recupero.

Leggi qui l’articolo relativo all’estrazione della frazione terpenica tramite microonde Ethos X: https://fkv.it/strumentazionedalaboratorio/2020/09/22/estrazione-dei-terpenoidi-dalla-canapa-con-piattaforma-a-microonde/

Per quanto riguarda invece l’estrazione dei cannabinoidi dalla canapa FKV propone due tecniche possibili, l’utilizzo di solvente oppure in alternativa l’utilizzo di fluidi supercritici, nel primo caso utilizzando Reattori in Vetro AG e nel secondo caso utilizzando Reattori in acciaio Parr.

Leggi qui l’articolo relativo all’estrazione dei cannabinoidi con solvente o con CO2 supercritica: https://fkv.it/strumentazionedalaboratorio/2020/09/22/estrazione-dei-cannabinoidi-con-solvente-o-con-co2-supercritica/

Per la fase di raffinazione dei prodotti così ottenuti FKV propone gli evaporatori su film sottile AG, per la decarbossilazione della Cannabis propone le stufe ventilate Binder e per i sistemi di termostatazione e chiller i prodotti Lauda.

Leggi qui l’articolo relativo alla raffinazione dei cannabinoidi, Carbossilazione e Sistemi di Termostatazione: https://fkv.it/strumentazionedalaboratorio/2020/09/22/estrazione-dei-terpenoidi-dalla-canapa-con-piattaforma-a-microonde/