I dispositivi di mineralizzazione a microonde permettono di preparare i campioni per eseguire analisi di laboratorio in modo efficiente e preciso. I sistemi di mineralizzazione, come i nostri mineralizzatori e digestori a microonde, sono innovativi, sicuri, semplici da usare e da pulire. Si tratta di strumenti pratici e veloci, grazie ai quali è possibile preparare i campioni in assoluta sicurezza e rapidità, ed effettuare successivamente tutte le analisi necessarie. Il mineralizzatore e il digestore a microonde rientrano nell’ampia gamma di strumenti da noi offerta per eseguire analisi del terreno in grado di assicurare, in tempi brevi, risultati accurati e affidabili.
Nel settore ambientale, se un terreno è destinato a usi agricoli, risulta fondamentale un'analisi del terreno per comprendere se sia o meno in possesso delle sostanze necessarie per un ottimale sviluppo delle specie coltivate, oppure, indipendentemente dagli utilizzi futuri, se siano presenti concentrazioni di metalli pesanti o sostanze pericolose per la salute tali da rendere necessaria un'opportuna decontaminazione.
Consultate il nostro catalogo e scegliete la qualità dei mineralizzatori a microonde Milestone! Per ogni eventuale problematica relativa agli strumenti di mineralizzazione a microonde che proponiamo per le analisi del terreno, è disponibile un servizio di assistenza efficiente e affidabile, in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze del cliente con competenza e tempestività.

Le bottiglie di acidi ultrapuri o solventi che utilizziamo in laboratorio sono spesso molto costose perché assicurano un grado di purezza che ci permette di lavorare in ultra-tracce. Peccato che a volte vengano involontariamente inquinate da vetreria sporca o inattenzioni. È per questo che nasce la linea Clean Chemestry di Milestone.
Per poter disporre sempre di acidi con grado di purezza ultrapuro è possibile utilizzare i sistemi Milestone di purificazione degli acidi. Con questo sistema a doppia caldaia è possibile inserire un acido o un solvente con purezza di grado tecnico e ottenere un grado di purezza ultra-puro.
La purificazione degli acidi e la necessità di avere acidi “subpure”, “ultrapure”, etc è una delle esigenze a cui risponde la Clean Chemestry. Un altro aspetto importante è la pulizia dei contenitori per la digestione. Per la pulizia del materiale di laboratorio in modo che sia garantita la massima efficienza ci sono sistemi dedicati che permettono di ottimizzare anche questo passaggio.
La Clean Chemestry si pone l’obiettivo di poter fornire agli utenti acidi sempre puliti e di elevato grado di purezza e vetreria affidabile. Scopri la nostra linea di purificatori di acidi Milestone.

L’estrazione chimica è una tecnica fondamentale per i laboratori di moltissimi settori industriali, da quello agrario a quello alimentare fino ad arrivare all’industria dei polimeri e cosmetica. Ci sono approcci differenti che si possono avere rispetto a questa tecnica in quanto è possibile spaziare sia termini di tecnica, di manualità e di investimento economico. Tutti questi fattori determinano la scelta eseguita poi dal laboratorio. Le due tecniche proposte sono l’estrazione con solvente a caldo con la tecnica Randall e Twisselmann e l’estrazione a microonde.
La OPSIS LiquidLINE realizza sia sistemi per l’idrolisi acida dei campioni sia per l’estrazione a caldo dei grassi. I sistemi proposti sono completamente automatici e permettono di lavorare con metodi ufficiali in modo semplice ed economico.
La Milestone srl, leader mondiale nella realizzazione di strumenti da laboratorio, propone un sistema innovativo e performante per l’estrazione con solvente a microonde. Questo sistema permette di lavorare con metodiche ufficiali come l’EPA 3546 sia con matrici alimentari, che per estrazione di oli essenziali che per applicazioni industriali più complesse.
FKV srl da oltre 40 anni fornisce soluzioni strumentali affidabili e performanti garantendo non solo grande professionalità nella scelta dell’analizzatore più adatto alle proprie esigenze ma un supporto costante durante tutta la vita dello strumento grazie al suo servizio di assistenza tecnica.

Analisi di diossine, di PCB, IPA in matrici come emissioni o alimenti o anche rifiuti e terreni prevedono una serie di step di estrazione dei composti organici e purificazione. Nella fase di concentrazione dei campioni prima dell’analisi in GCMS è fondamentale utilizzare un sistema efficiente come l’evaporatore a flusso di azoto. Questo sistema di evaporazione permette di inserire un elevato volume di solvente e poi grazie al flusso di azoto associata al bagno riscaldante permette di concentrare i campioni fino a completa secchezza o ad un volume prestabilito. La fase di purificazione del campione da analizzare è sempre molto importante e passa attraverso anche all’evaporazione in flusso di azoto.
Gli evaporatori a flusso di azoto sono la scelta più adatta nel settore ambientale e farmaceutico e permettono di eseguire l’evaporazione su 10 campioni contemporaneamente oppure con 54 campioni.
L’evaporatore automatico a flusso di azoto è un sistema che raggiunge performance elevate in modo affidabile. Scopri gli evaporatori automatici paralleli di LabTech.
Le muffole sono sicuramente strumenti molto moti e utilizzati nei laboratorio. Ma oltre le muffole elettriche esistono le muffole a microonde che consentono di lavorare in modo più veloce, efficiente e meno dispersivo in termini elettrici. L’incenerimento di campioni può essere richiesto in molti ambiti industriali, come nelle aziende farmaceutiche dove si esegue sia incenerimento solforico che tradizionale per la quantificazione delle ceneri.
L’utilizzo delle microonde nella preparazione dei campioni è applicato alla digestione acida, all’estrazione e anche all’incenerimento. I campioni di laboratorio possono essere trattati in diversi modi per eseguire determinazioni di tipo differente come il Carbon Black, l’incenerimento solforico di plastiche e molti altri.
Sul Blog FKV è possibile leggere molti articoli applicativi sull’utilizzo delle microonde per incenerimento dei campioni.
La soluzione ideale per ottenere un campione polveroso omogeneo partendo da sostanze più grossolane è certamente un mulino. Le tipologie di mulini che possono essere utilizzati sono svariate e dipendono ovviamente dal materiale di partenza: minerali, scoria, ferroleghe o altro.
I mulini per la preparazione del campione possono essere i mulini a vibrazione, i mulini a dischi o i frantoi. Accoppiati a questo tipo di strumentazione sono le presse che permettono di ottenere campioni per XRF perfettamente preparati.
Frantoi a lame e mulini per la macinazione sono tutti strumenti indispensabili per la preparazione del campione per l’analisi dei metalli tramite XRF.
FKV propone sistemi per la preparativa da oltre 50 anni con strumentazione affidabile e tecnologicamente performante.

La Spettroscopia NMR (Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare) è una tecnica analitica di indagine basata sull’osservazione del comportamento di protoni o di altri nuclei sottoposti ad un campo magnetico. L’analisi NMR è molto affidabile ed estremamente performante, che può essere applicata a moltissime sostanze e permette di determinarle in modo molto preciso. NMR sta per Risonanza Magnetica Nucleare.
La maggior parte delle reazioni chimiche prevede l’interazione tra sostanze che seguendo determinati meccanismi di reazione formano uno o più prodotti nuovi che possono spesso essere indagati con la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare. Il monitoraggio di una reazione tramite spettrometro NMR è sicuramente molto utile se parliamo ad esempio di sintesi.
In questo ambito, la tecnica 1H-NMR e lo spettro NMR che è possibile ottenere offre una notevole versatilità combinando specificità del segnale di una determinata molecola e sensibilità analitica. La strumentazione NMR è sempre stata storicamente molto onerosa in termini sia di acquisto strumentale che di mantenimento dello strumento. Un NMR da 300 o 400 MHz è infatti uno strumento molto ingombrante, che necessita di determinare condizioni ambientali e molto costoso.
Uno spettrometro NMR da banco può essere la soluzione ideale per le analisi di routine e in moltissimo contesti di ricerca e industriali. La spettrometria NMR è utilizzata nelle università per la ricerca di base, all’interno di enti istituzionali, per il monitoraggio di reazioni in contesti industriali.
Le applicazioni sono innumerevoli e vanno dal settore petrolchimico fino a quello alimentare o dell’automotive senza escludere il settore plastico o quello cosmetico.

L’ICP-OES o ICP-AES sta per spettrometria di emissione ottica, ed è uno strumento versatile e preciso utilizzato in laboratorio chimico per la determinazione dei metalli. Sempre per la determinazione dei metalli in tracce, un altro strumento è l’ICP-MS che sta per Spettrometria di Massa a Plasma, in grado di analizzare metalli in concentrazioni più basse rispetto all’ICP-OES.
L’acronimo ICP-OES sta per “Inductively Coupled Plasma – Optical Emission Spectroscopy”. Con questa definizione di ICP plasma si identifica uno strumento analitico in grado di misurare la luce (emissione ottica) prodotta da un campione liquido quando introdotto in un plasma di gas argon, accoppiato induttivamente. Attraverso il meccanismo di funzionamento dell’ICP-OES è possibile quantificare i metalli contenuti nel campione misurandone, per ognuno, l’intensità della luce emessa con specifico banco ottico (sistema di specchi, lenti e reticoli). Per la determinazione in ICP-OES è necessario avere campioni in forma liquida. Per matrici solide si può procedere con una fase preliminare di mineralizzazione, ovvero una tecnica di disgregazione della matrice solida a soluzione liquida.
L’ICP-OES (o ICP-AES) permette di determinare i metalli in concentrazioni molto variabili ed in molteplici matrici, motivo per i quali risulta oggi la tecnica più versatile per la determinazione dei metalli nelle acque, nei terreni, nei sedimenti o anche negli alimenti e nei prodotti petroliferi. I campi applicativi sono numerosissimi e vanno da quello alimentare, al farmaceutico, agrario, petrolifero, dei polimeri, automotive etc. Il Plasma Quant PQ9100 di Analytik Jena, tra i migliori per sensibilità sul mercato degli ICP OES, grazie alla tecnologia ad alta risoluzione utilizzata dall’azienda tedesca. PlasmaQuant PQ 9100 è il sistema che assicura i più bassi detection limits e la più elevata semplicità di utilizzo, anche nelle sfide analitiche più complesse.
A cosa serve invece la spettrometria di massa associata all’ICP?
La Spettrometria di Massa associata alla tecnica ICP viene utilizzata in laboratorio analitico per la determinazione dei metalli in tracce e ultra tracce. L’acronimo ICP-MS sta per inductively coupled plasma – mass spectrometry, cioè spettrometro di massa accoppiato ad un plasma e ha un processo di funzionamento simile a quello dell’ICP OES nella parte di nebulizzazione del campione ma molto differente nella parte del detector.
Ma come funziona? Il plasma si ottiene innescando la formazione di ioni in un flusso di Argon mediante una scarica elettrica e l'estremità finale della torcia viene posta in una bobina di induzione magnetica alimentata da corrente elettrica ad alta radiofrequenza. Le radiazioni emesse vengono focalizzate su un monocromatore che le invia al fotomoltiplicatore e il segnale viene elaborato da un computer. La Spettrometria di Massa permette di determinare i metalli in concentrazioni molto basse ed è la tecnica più sensibile per la determinazione dei metalli nelle acque, ma anche nei terreni, nei sedimenti e spesso negli alimenti. Inoltre, l’ICP-MS è in grado di analizzare i metalli pesanti in concentrazioni molto basse anche arrivando ai ng/l.
L’ICP Massa PQMS di Analytik Jena è uno strumento per l’analisi dei metalli in tracce, ma anche per la determinazione in concentrazioni più elevate ed in matrici complesse.

Il carbonio organico, o anche detto TOC è la misura della frazione legata in un composto organico del carbonio. La strumentazione per determinare il TOC nei laboratori ambientali permette di analizzare diverse tipologie di matrici come TOC su acque: destinate al consumo umano, sotterranee e marine, TOC su terreni, TOC su rifiuti e TOC su eluati da rifiuti.
La determinazione del carbonio organico totale (TOC) può essere effettuata sia per misura diretta che indiretta: TC-TIC-ROC oppure allontanamento del TIC e successiva analisi diretta del TOC.
Lo strumento per determinare il TOC per misura diretta implica una prima fase di allontanamento della frazione di carbonio inorganico, cioè la frazione di carbonio legata in composti non organici, tramite un pretrattamento del campione con un acido (tipicamente HCl) e successiva determinazione per ossidazione in combustione catalitica o per ossidazione tramite lampada UV e persolfato.
La determinazione del carbonio organico per misura indiretta prevede una doppia determinazione, del carbonio totale, cioè la frazione che comprende sia carbonio organico che inorganico, e poi del carbonio inorganico. Per sottrazione del secondo parametro al primo viene determinato il carbonio organico.
La serie di analizzatori TOC di Analytik Jena è dedicata alla determinazione del carbonio organico totale. La famiglia strumentale MultiNC prevede strumenti in grado di determinare il carbonio organico sia in modalità diretta che indiretta sia su solidi che su liquidi. Inoltre, sono disponibili strumenti per la determinazione del carbonio organico sia per ossidazione tramite combustione catalitica sia per ossidazione tramite UV-persolfato.

L’analisi del mercurio è al centro di molte esigenze analitiche. Questo metallo infatti, a differenza di altri, è piuttosto complesso nella determinazione ed ha sempre richiesto una strategia più attenta rispetto ad altre analisi.
La determinazione del mercurio può essere eseguita con la tecnica a vapori freddi associata a tecniche analitiche come l’AAS, l’ICP OES, l’ICP MS. Oltre la strumentazione utilizzata genericamente per l’analisi dei metalli esiste strumentazione specifica per la determinazione del mercurio che permette di ottimizzare il tempo e anche la sensibilità analitica.
Milestone offre un sistema di analisi diretta del mercurio sia per liquidi che per solidi, il DMA80. La rilevazione del mercurio viene fatta tramite decomposizione termica susseguita all’analisi in assorbimento atomico. Il Mercur di Analytik Jena invece, lavora sia in fluorescenza atomica che in assorbimento ma la sua caratteristica principale è quella di poter determinare concentrazioni di mercurio dell’ordine dei ppt.

Nei monitoraggi ambientali è molto importante poter disporre di metodi di campionamento che siano estremamente affidabili per poter garantire una giusta visione d’insieme di un determinato sito di interesse ambientale.
I Canister per il campionamento d’aria permettono di lavorare in modo semplice, preciso, in tempi ben definiti e senza utilizza di pompe.
La nuova linea di Sorbent Pens invece permette di campionare aria in modo attivo o passivo e poi eseguire il desorbimento termico direttamente nel GC. Le sorbent pens permettono di eseguire analisi anche in spazio di testa e per un range di composti analitici molto ampio.

Il campionamento dell’aria è un aspetto analitico molto delicato e che necessita di strumentazione che possa garantire affidabilità massima. La linea Canister, con tutti gli accessori per il campionamento e l’analisi dei campioni di aria è sicuramente tra le più conosciute e utilizzate sul mercato.
Nei monitoraggi ambientali, come per esempio la misurazione dell’inquinamento nell’aria, è molto importante poter disporre di metodi di campionamento che siano estremamente affidabili per poter garantire una giusta visione d’insieme di un determinato sito di interesse ambientale.
I canister per il campionamento d’aria permettono di lavorare in modo semplice, preciso, in tempi ben definiti e senza utilizza di pompe.
I vari strumenti proposti da Entech permettono di eseguire monitoraggio soil gas, utilizzano flux chamber o sonde di profondità. Possono essere utilizzati sistemi di campionamento Canister a volumi molto variabili e con l’introduzione delle nuove Sorbent Pens è possibile sfruttare un portafoglio strumentale veramente completo.
La nuova linea di Sorbent Pens permette di campionare aria in modo attivo o passivo e poi eseguire il desorbimento termico direttamente nel GC. Le sorbent pens permettono di eseguire analisi anche in spazio di testa e per un range di composti analitici molto ampio.
Entech con tutta la linea strumentale riservata a Canister e a Sorbent Pens è in grado di fornire strumentazione per il monitoraggio ambientale dell’aria molto completa ed affidabile.

La sintesi a microonde può essere utilizzata sia per eseguire sintesi in fase solida che per processi di scale-up. Ad esempio, molto utilizzata nelle reazioni di idrogenazione condotte nei kilo lab dove si esegue un primo scale up per la produzione di piccole quantità di prodotto da analizzare. Una caratteristica dei reattori di sintesi a microonde è la flessibilità grazie al vasto range di condizioni operative disponibili.
L’utilizzo delle microonde nella sintesi in fase solida è molto utilizzata in chimica organica e biochimica come per la caratterizzazione delle particelle porose utilizzando ciclodestrine dove l’obiettivo è l’innesco B-CD in particelle di silice.
La sintesi chimica con l’utilizzo delle microonde è sempre più diffusa in molti contesti di ricerca e industriali dove è necessario eseguire specifiche reazioni.
I reattori in acciaio sono la scelta ideale per eseguire reazioni di idrogenazione. I reattori in acciaio possono essere di diverse tipologie: reattori in batch, reattori in flusso e reattori in CSTR (Continous -flow Stirred Tank Reactor). I reattori per idrogenazione sono sempre reattori in batch che lavorano a temperatura e pressione elevate e controllate. Il volume del reattore può essere da 25 ml più adatto per reazioni svolte in laboratorio, fino a 10 litri per reazioni pilota. In questa categoria sono presente reattori agitati e non agitati. In particolare, per reazioni HTL (HydroThermal Liquefaction) si utilizzano reattori agitati con una pressione che può raggiungere anche i 300Bar. Le autoclavi ad elevate performance di pressione e temperatura permettono di realizzare reazioni specifiche con risultati ottimali. I reattori in acciaio rispetto ai reattori in vetro permettono di lavorare a pressioni e temperature più elevate e sono ideali nei laboratori di ricerca e sviluppo (R&D) e in impianti pilota. FKV e Parr sono partner da decine di anni nel supportare i chimici nella scelta del giusto reattori chimico da laboratorio o da impianto pilota industriale.
I reattori in vetro anche chiamati reattori sottovuoto o reattori in depressione sono ideali per tantissime reazioni chimiche. Sono utilizzati come reattori da laboratorio ma anche per processi industriali. Il vantaggio di un reattore in vetro è la possibilità di vedere all’interno del sistema di reazione. È inoltre possibile lavorare sotto vuoto mantenendo le temperature più basse. La massima temperatura di esercizio di un reattore in vetro AG è 230°C. Gli evaporatori in vetro a film sottile e a percorso ridotto possono lavorare fino a 300°C e permettono di separare composti specifici da miscele composte, basandosi sul differente punto di ebollizione FKV e AG! sono partner da decine di anni nel supportare i chimici nella scelta del giusto reattore chimico da laboratorio o da impianto pilota industriale.
I reattori simultanei sono i sistemi ideali per eseguire reazioni in parallelo simultaneamente testando condizioni operative differenti. Questi reattori in batch sono reattori chimici in acciaio utilizzati in laboratorio per identificare le migliori condizioni operative per svolgere una determinata reazione ad elevata temperatura e pressione.
I reattori simultanei o anche detti reattori multipli possono avere un volume variabile da 5 ml fino a 75ml. Nel reattore simultaneo le reazioni parallele possono essere condotte variando temperatura, pressione, agitazione e concentrazione dei vari reagenti. I reattori multipli o simultanei sono dotati di 6 posizioni e sono largamente utilizzati nei laboratori di ricerca e sviluppo (R&D). I reattori simultanei sono la migliore soluzione applicativa per identificare le condizioni operative di lavoro per eseguire una reazione.
FKV e Parr sono partner da decine di anni nel supportare i chimici nella scelta del giusto reattore chimico da laboratorio o da impianto pilota industriale.
I reattori tubolari sono reattori in acciaio costituiti da un tubo con un sistema di termostatazione intorno dove avviene una reazione specifica.
Ci sono molte tipologie di reattori chimici: reattori a flusso, continui, a letto fluido etc, e si differenziano tra di essi per la capacità di soddisfare alcune caratteristiche. Tra le caratteristiche che devono essere soddisfatte in un reattore ci sono sicuramente le condizioni termodinamiche di temperatura e pressione alle quali si verifica effettivamente la trasformazione di due prodotti in un terzo.
Ireattori tubolari possono essere a letto fluido, a letto fisso o a flusso continuo. Nel primo caso quando parliamo di letto fluido intendiamo un reattore con un letto di particelle solide supportate da un flusso di gas, nel secondo le particelle solide sono fisse su un supporto. Nel caso invece dei reattori a flusso continuo i reagenti sono fatti flussare costantemente all’interno del reattore. Tutti i reattori tubolari Parr sono personalizzabili.
FKV e Parr sono partner da decine di anni nel supportare i chimici nella scelta del giusto reattori chimico da laboratorio o da impianto pilota industriale.

Gli incubatori da laboratorio sono strumenti utilizzati per ricreare condizioni climatiche ben precise di temperatura e umidità. Gli incubatori per microbiologia e gli incubatori per crescita cellulare o per coltura di microorganismi sono quelli più diffusi in termini di applicazioni.
Gli incubatori per coltura di microorganismi, come tanti altri, possono essere refrigerati o meno. Gli incubatori refrigerati da laboratorio sono sistemi con possibilità applicative molto ampie e che permettono di lavorare anche in contesti di biologia molecolare.
Le tipologie di incubatori
Esistono molte tipologie di incubatori tra cui quelli refrigerati ma anche quelli a CO2, la scelta di un sistema dipende dall’applicazione specifica che può andare dal medicina alla genetica ai test batteriologici.
Gli incubatori refrigerati sono progettati per mantenere i campioni in una condizione di temperatura fissa e stabile, queste apparecchiature si trovano solitamente nei laboratori farmaceutici, alimentari, cosmetici o in quelli dove vengono svolte analisi delle acque.
Gli incubatori ad anidride carbonica (CO2) servono a creare un ambiente specifico e sono utilizzati principalmente per le colture microbiologiche e cellulari.
Gli incubatori possono avere dimensione differente e quindi essere incubatori da banco o da terra.
Gli incubatori Binder sono estremamente affidabili e garantiscono performance e possibilità di personalizzazione del prodotto.