Novità in arrivo per la metà di Ottobre del 2023, quando inizieranno ad essere attuate nuove norme restrittive per l’utilizzo delle microplastiche in diversi contesti industriali.

La Commissione Europea compie un importante passo avanti nella protezione dell’ambiente e della salute, limitando l’aggiunta volontaria di microplastiche ai prodotti disciplinati dalla legislazione REACH dell’UE adottando il Regolamento C(2023) 5419 che pone restrizioni in diversi contesti, che riassumiamo:

  • Materiali granulari da intaso utilizzati nelle superfici sportive artificiali (Leggi anche i nostri articoli sugli intasi in PFU qui)
  • Cosmetici
  • Detergenti e ammorbidenti per tessuti, glitter, fertilizzanti e prodotti fitosanitari.

Per quanto riguarda i cosmetici, le microplastiche vengono largamente utilizzate per diversi fini come i prodotti esfolianti, o prodotti che necessitano di un differente consistenza o per donare uno specifico colore e fragranza.

Tutte queste misure dovrebbero portare ad una riduzione di utilizzo delle microplastiche del 30% entro il 2030.

Le tempistiche di realizzazione della direttiva saranno diverse in funzione del prodotto specifico. Per il materiale granulare da intaso il divieto sarà applicato tra 8 anni, in modo da poter dare il tempo di adottare alternative.

Per i cosmetici il divieto si applica in modo immediato per i prodotti contenenti micrograni per l’esfoliazione, mentre il tempo si allunga da 4 fino a 12 anni per altri cosmetici in relazione alla complessità del prodotto e alla necessità di dover riformulare i prodotti con alternative adeguate.

Controlli delle materie prime

Determinazione delle microplastiche con granulometro laser

Allo stato attuale sono definite come microplastiche particelle polimeriche di grandezza compresa tra 0.1 micrometri e 5 millimetri. È probabile che questo valore sia ulteriormente modificato o definito in modo più stringente, ma resta comunque la necessità di verificare che i cosmetici come esfolianti, gloss, creme etc. siano privi di queste particelle.

I prodotti cosmetici di cui parliamo sono prevalentemente gel e creme nei quali vengono disperse particelle solide: per questa tipologia di determinazione la granulometria laser può risultare una scelta affidabile e performante.

La diffrazione laser con l’utilizzo del granulometro HELOS di Sympatec permette di eseguire determinazioni accurate in modo semplice e ripetibile: lo strumento dedicato all’analisi delle creme e dei gel con sospensioni prevede l’utilizzo dell’HELOS combinato con il sistema di dispersione QUIXEL, con possibilità di riscaldamento. Il campo di misura di Helos è molto ampio e permette di spaziare tra 0,1 e 8.750µm.

Il design del banco ottico, con la lente di Fourier posizionata tra la zona di misura ed il detector, permette l’acquisizione della luce diffratta indipendentemente dalla posizione della particella nella zona di misura; questo garantisce una perfetta omogeneità e ripetibilità del dato, con conseguenti valori di Deviazione Standard estremamente bassi.

Questa configurazione ottica permette inoltre di minimizzare gli errori derivanti dall’orientamento delle particelle, normalmente aventi forma non sferica.

La lente di Fourier permette infine di selezionare il range di misura desiderato, garantendo una misura estremamente specifica e precisa.

In figura 1 sono riportate tutte le lenti disponibili per l’analisi granulometrica con Helos.

Sui sistemi Sympatec è possibile alloggiare fino a 4 differenti lenti contemporaneamente per ampliare il range analitico.

Il sistema di dispersione QUIXEL è realizzato in acciaio inox e garantisce un funzionamento affidabile e riproducibile sull’intero ciclo analitico. Di norma, il riscaldamento della cella del sistema è impostato per mantenere il gel ad una temperatura di 40°C, in modo da garantire una migliore dispersione e una miscela omogenea del campione nel liquido di dispersione.

La forza del sistema HELOS/QUIXEL unisce i vantaggi della diffrazione laser ad alta risoluzione con l’efficacia del sistema di dispersione del campione.