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Metodo Kjeldahl

Il metodo Kjeldahl è usato per la determinazione dell’azoto totale Kjeldahl (TKN), utilizzato fin dalla fine dell’800 e studiato appunto dal chimico Johan Kjeldahl. Il metodo è sempre stato molto utilizzato in svariati settori merceologici come l’alimentare, l’ambientale le plastiche e il farmaceutico.

L’analisi con metodo Kjeldahl è metodo ufficiale e ancora oggi è in uso nei laboratori; esso permette di eseguire in modo semplice e veloce la determinazione dell’azoto totale ammoniacale e organico in tantissime tipologie di matrici sia liquide che solide.

L’azoto Totale Kjeldahl non tiene in considerazione la frazione di azoto derivante da nitriti e nitrati. Aggiungendo anche queste classi di composti si otterrebbe l’azoto totale.

L’analisi Kjeldahl, nel settore ambientale per esempio, permette di determinare il contenuto di Azoto (definito proprio come Azoto Totale Kjeldahl, TKN) su suoli e acque reflue fornendo un valore che è la somma derivante dalla frazione organica, ammoniaca e ammonio. Per il settore alimentare, l’analisi dell’azoto totale Kjeldahl è utilizzata per identificare il contenuto di proteine nei cibi.

FKV propone la linea strumentale per l’analisi Kjeldahl prodotta dall’azienda svedese OPSIS LiquidLINE, che costruisce digestori da 10 o 20 posti, manuali o automatici e distillatori e analizzatori che sfruttano la titolazione colorimetrica con sensori di ultima generazione in grado di misurare concentrazioni di azoto molto basse. La linea si completa con gli autocampionatori automatici che garantiscono una capacità produttiva di 20 campioni alla volta.