Test di invecchiamento della carta
La simulazione dell’invecchiamento della carta è un argomento di grande interesse per molti istituti che studiano le condizioni migliori per la conservazione di tomi cartacei. Una delle organizzazioni più grandi in tal senso è la TAPPI (Technical Association of the Pulp and Paper Industry), che si occupa proprio di testare la consistenza e la durata della carta.
Come viene valutata la qualità della carta?
La qualità della carta in generale viene testata valutando alcuni parametri quali luminosità, spessore, opacità, resistenza alla piegatura e resistenza allo strappo.
I risultati dei test rappresentano degli indicatori estremamente utili per identificare i materiali più adatti, sviluppare innovazioni di prodotto e trovare soluzioni per requisiti specifici. Con tutti i dati a disposizione è possibile anche valutare quali prodotti sono più adatti per la conservazione a lungo termine. In particolare, per eseguire il test di resistenza all’invecchiamento esistono alcune linee guida, tra queste una delle più utilizzate è il test T544.
Test di resistenza all’invecchiamento della carta
In questo test la carta viene esposta a temperature e umidità elevate per un periodo di diversi giorni, simulando l’archiviazione a lungo termine per testare la qualità e le caratteristiche di vari tipi di carta.
Le linee guida riguardanti l’invecchiamento della carta con il test T544 richiedono che i campioni siano pre-condizionati a 23°C con una percentuale di umidità compresa tra il 10-35% 24 ore prima del test. Il test reale inizia ad una temperatura di 23°C e 50% di umidità relativa. I campioni vengono poi mantenuti ad una temperatura costante di 90°C e 50% U.R. per un periodo di 16 giorni.
Per eseguire queste analisi è necessario utilizzare una camera per test di invecchiamento affidabile e che garantisca alcuni aspetti costruttivi molto importanti.
Leggi: Cosa è una camera climatica di invecchiamento
Camere climatiche per test di invecchiamento
In questo senso una soluzione ideale potrebbe essere l’unità KMF di Binder, cioè una camera a clima costante per test di stress per prove sui materiali che si sposa perfettamente con questa esigenza.
Le camere di questa serie hanno i seguenti range operativi: controllo della temperatura da -10° fino a 100° e dell’umidità dal 10% al 98%. Le unità sono dotate di un sistema di controllo che consente una efficace programmazione nel tempo. In questo modo i campioni vengono continuamente esposti alla temperatura e all’umidità richieste senza dover essere spostati vista la notevole velocità nel cambiare le condizioni interne della camera. Il sistema è dotato di un sensore di umidità capacitivo che in modo rapido supporta il sistema di umidificazione a vapore. Questi sistemi innovativi permettono di garantire risultati molto accurati grazie alla stabilità e alla rapidità del sistema nel raggiungere tutte le condizioni richieste dal test. Tutto il processo è supportato dalla tecnologia APT.line che consente un’erogazione d’aria uniforme grazie ai fori bilaterali posti orizzontalmente alla camera. Ne risulta un processo di circolazione dell’aria molto delicato con una regolazione precisa della temperatura anche a pieno carico.
Risultati del test di invecchiamento
In Figura 1 è riportato il grafico dei valori di temperatura e umidità nel tempo. I campioni vengono rimossi dalla camera per l’osservazione dopo determinati tempi di esposizione a 90°C, 50% rh. I cicli di prova vengono interrotti dopo 24, 48, 72, 144, 288 e 384 ore per constatare le condizioni della carta. Grazie alla capacità del sistema di recuperare le condizioni di analisi in un tempo molto basso i tempi di interruzione del test sono drasticamente ridotti rispetto ad altri sistemi della stessa categoria.
Per i test sulla carta oltre al T544 sono utilizzate anche la norma ASTM D4714 che prevede le stesse condizioni operative a 90°C e il 50% di umidità relativa e la ISO 5630/3 che invece prevede di eseguire il test a 80°C e al 65% di r.H.