Cos’è il pentaclorofenolo e quali sono le restrizioni nel settore conciario?
I clorofenoli sono composti organici clorurati utilizzati come conservanti delle pelli. Vengono impiegati come agenti antimuffa nei tessili, nei pellami e in alcuni prodotti in legno. Tuttavia, a causa delle loro proprietà nocive, sono soggetti a restrizioni normative.
Il pentaclorofenolo (PCP), uno dei clorofenoli più noti, è una sostanza persistente nell’ambiente e può avere effetti dannosi sulla salute umana e sull’ambiente acquatico. Inoltre, i prodotti di combustione del PCP possono essere tossici.
Clorofenoli: cosa dice la normativa
A livello normativo, in Europa è vietato l’uso di clorofenoli in concentrazioni superiori allo 0,1% in sostanze o preparati immessi sul mercato. In Germania, la Legge che limita le sostanze pericolose nei beni di consumo (LMBG) del 1992, e le sue modifiche successive, stabiliscono restrizioni simili. In Italia, le norme UNI 10594 e UNI 10826 definiscono le caratteristiche e i requisiti dei cuoi destinati rispettivamente all’industria calzaturiera e all’industria della pelletteria e degli accessori.
I limiti consentiti per i clorofenoli sono generalmente inferiori a 1 mg/kg o 5 mg/kg, a seconda del metodo di analisi utilizzato, come ad esempio la norma EN ISO 17070:2007. Questi limiti sono stabiliti per garantire la sicurezza e la conformità dei prodotti alle norme di tutela ambientale e della salute umana.
Analisi del pentaclorofenolo
L’analisi del contenuto di pentaclorofenolo viene eseguita tramite estrazione Soxhlet, come solvente si utilizza l’acetone. Dopo l’evaporazione dell’acetone, il residuo viene assimilato in n-esano, purificato su una colonna e, dopo un’adeguata lavorazione ulteriore, analizzato con GC-ECD.
OPSIS LiquidLINE offre strumenti per eseguire estrazioni a caldo con solventi, che possono essere utilizzati nella fase di preparazione del campione per ulteriori analisi con strumenti come GC o LC.
L’unità di estrazione SoxROC è progettata per consentire l’estrazione automatica di 6 campioni contemporaneamente, garantendo un notevole risparmio di tempo rispetto all’estrazione a freddo e con un recupero di oltre il 90% dei solventi utilizzati.
Il sistema SoxROC è completamente automatico e gestisce il processo di bollitura, risciacquo e recupero in modo efficiente. La piastra calda si separa automaticamente dalle provette per consentire un rapido raffreddamento.
Il SoxROC è progettato per un utilizzo industriale, con materiali di alta qualità come vetro borosilicato e PTFE. È possibile ordinare separatamente gli anelli di tenuta in PTFE come optional.