Test di Stabilità e Fotostabilità su prodotti del settore farmaceutico
Camere climatiche KBF Binder utilizzate per test di stabilità e fotostabilità
Le prove di stabilità e i test di fotostabilità vengono utilizzati per studi relativi alle modifiche che subiscono i principi attivi o i farmaci finiti nel tempo in dipendenza da temperatura, clima e luce. In base a questo vengono stabilite le date per i successivi controlli del principio attivo, quelle di scadenza e le condizioni consigliate di immagazzinaggio.
La linea guida ICH prevede per il settore farmaceutico test di stabilità (Q1A) e di fotostabilità (Q1B). Per quanto riguarda le condizioni di stoccaggio dei prodotti farmaceutici queste dipendono dalla zona climatica in cui ci si trova.
Test di Stabilità – condizioni
Nel caso di test a lungo termine in una zona climatica uguale o simile alla nostra le condizioni vanno dai 25°C e il 60% di R.H. ai 30°C con 65% di R.H. per un periodo di 12 mesi. Nel caso, invece, di test intermedi o accelerati parliamo di condizioni che vanno dai 30°C e il 65% di R.H ai 40°C con 75% di R.H. per 6 mesi.
I test di stabilità sono richiesti anche a temperature basse che possono raggiungere fino a -20°C.
Test di Stabilità – la serie KBF della BINDER
La serie KBF della BINDER è stata ideata appositamente per realizzare test affidabili a condizioni climatiche costanti. Le caratteristiche fondamentali di una camera climatica per test di stabilità sono appunto esattezza e riproducibilità dei parametri, affidabilità e lunga durata di vita operativa a funzionamento continuo. I sistemi, conformi alla direttiva ICH ed anche ad altre normative del settore, sono disponibili in diversi volumi, quali 115 L, 240 L, 720 L e 1020 L.
Il sistema può essere impostato ad una temperatura che va dagli 0°C ai 70°C con un intervallo di umidità che spazia dal 10% fino all’80% di R.H. La camera interna, completamente in acciaio inox, dispone del brevetto Binder APT.lineTM: la tecnologia con camera di preriscaldamento a controllo elettronico, che assicura una simulazione realistica e naturale, il mantenimento di una temperatura uniforme e massima omogeneità, grazie al flusso d’aria simmetrico.
Test di Fotostabilità – condizioni
Per quanto riguarda i test di fotostabilità, invece, la linea guida ICH/Q1B op.2 richiede che i campioni vengano esposti ad una certa quantità di luce sia visibile che UVA, idealmente la luce Standard D65/ID65.
Test di Fotostabilità – la serie KBFP e KBF LCQ della BINDER