Shelf life degli alimenti: post-apertura e abuso termico
Come già detto nell’articolo “Shelf Life dei prodotti Alimentari”, viene studiata la stabilità di un prodotto alimentare per definirne la data di scadenza.
Per monitorarne la vita utile di alimenti come confetture, prodotti da forno, paste fresche, frutta secca, spezie, frutta e verdura vengono però previsti nello studio di shelf-life anche prove periodiche sui prodotti anche dopo l’apertura.
I test di abuso termico
Nel prodotto aperto vengono accelerati i processi di degradazione. Aumentando i rischi dovuti alla manipolazione del prodotto, si presuppone che il periodo di stabilità di un prodotto diminuisca dopo l’apertura ed è quindi importante definire anche questo aspetto.
Uno studio di shelf-life per prodotti deperibili refrigerati come l’insalata, inoltre, deve tenere in considerazione anche eventuali innalzamenti della temperatura accidentali. Questo tipo di studio viene chiamato di “abuso termico” e fa parte degli studi condotti sui singoli alimenti. Anche per lo studio degli abusi termici è importante eseguire i test di laboratorio a fronte di una simulazione climatica in condizioni estreme e prolungate. Un esempio è tenere un prodotto che normalmente viene conservato tra gli 0 e i 4°C a temperature più elevate, come ad esempio tra i 6 e gli 8°C.
Per l’abuso termico vengono svolti studi anche variando le temperature di conservazione, in modo da simulare varie fasi di commercializzazione; ad esempio, una conservazione del prodotto per il primo 70% di tempo a 4°C e poi per un 30% del tempo a 8°C.
Le camere di stabilità per l’abuso termico
La soluzione migliore risulta essere la linea di camere di stabilità Binder: la serie storica KBF e le nuove serie “Solid line”: KBF S e KBF S ECO, caratterizzate da un rapporto qualità/prezzo senza eguali. Queste camere possono essere utilizzate sia per test a lungo termine che accelerati, simulando le condizioni di temperatura e umidità necessarie in un intervallo di temperatura tra 0°C e 70°C e di umidità tra il 10% e l’ 80% .
Le camere di stabilità KBF-S e KBS S ECO combinano un prezzo concorrenziale alle caratteristiche costruttive tipiche di Binder: realizzate con materiali di elevatissima qualità per garantire la massima longevità e risultati riproducibili in tutte le condizioni climatiche, così da essere riconosciute come le più performanti. Inoltre, la serie KBF S ECO, usufruendo di un nuovo sistema brevettato Peltier, che permette di raggiungere e mantenere i range climatici più velocemente rispetto ai sistemi Peltier tradizionali e avere un consumo energetico molto ridotto, risulta essere le più eco-friendly sul mercato. Le camere di stabilità Binder sono dotate di alcune caratteristiche costruttive uniche e di diversi accessori. Le camere di stabilità Binder sono dotate di tecnologia di preriscaldamento APT.line™ con flusso d’aria orizzontale su due lati che garantisce omogeneità sia spaziale che temporale, con tempi di recupero della temperatura molto veloci a seguito dell’apertura della porta, mentre il recupero dell’umidità può contare sul sistema brevettato di umidificazione a vapore e regolazione tramite sensore capacitivo.
Tutte le camere sono dotate di pannello LCD per visualizzare e programmare i parametri operativi, data logger interno per scaricare i valori misurati tramite uscita USB, possibilità di programmare da remoto tramite l’ausilio del software APT-COM4 e autotest dell’unità per un’analisi completa dell’efficienza della camera. Infine, ma non meno importante, le camere sono dotate di 2 ripiani in acciaio inossidabile con un carico massimo di 30kg ciascuno. Le camere di stabilità KBF-S e KBF S ECO rappresentano sicuramente la soluzione vincente per le prove di stabilità.