Tutte le parti che costituiscono gioielli, borse e in generale accessori di moda, vengono testate in condizioni climatiche specifiche prima di essere introdotte sul mercato. Molti famosi produttori di gioielli e accessori moda utilizzano a tal fine le camere di simulazione climatica per testare le parti in condizioni specifiche di stress.

Un altro aspetto molto importante, parlando di gioielli e accessori moda, è sicuramente la rilascio del Nichel. Il test di cessione del Nichel, secondo quanto richiesto dal regolamento Reach e dalla Norma UNI EN 1811:2011, viene effettuato simulando il rilascio in condizioni specifiche.

Andiamo dunque a vedere i due tipi di test più nello specifico.

Test di invecchiamento

camere climatiche per test invecchiamento gioielli

Quasi tutti i produttori di gioielli e di accessori della moda generalmente effettuano, o richiedono l’attuazione ai loro fornitori, di test in condizioni accelerate di stress per simulare in tempi brevi cosa succederebbe al prodotto durante il suo ciclo vitale. Normalmente, i campioni vengono valutati ad intervalli di tempo prestabiliti per avere un maggior numero di dati sul comportamento del prodotto. L’applicazione specifica è stata sviluppata con alcuni grandi produttori di gioielli e accessori in pelle di alta moda che utilizzano le camere climatiche della BINDER. Per realizzare questi test, sono stati utilizzati gioielli quali orecchini, collane, braccialetti, portafogli in pelle e parti sia metalliche che di pelle di borse. Tutti i campioni testati sono stati inseriti all’interno delle camere BINDER in condizioni diverse per ogni produttore.

Le temperature utilizzate per i test dipendono dal singolo produttore, in alcuni casi tra i -20 e i 25°C con 75% di R.H. o a 30°C con il 90% di R.H. Per altri produttori sono state utilizzate condizioni tra i -10°C e i 60°C con il 95% di R.H. Anche la durata dei test è variabile e dipende dalle necessità specifiche.

Le camere climatiche per il test di invecchiamento accelerato

Le camere climatiche BINDER delle serie MKF e MKFT sono in grado di rispondere a tutte le esigenze specifiche del settore.

La serie MKFT della BINDER è stata ideata appositamente per realizzare test di invecchiamento affidabili a condizioni climatiche costanti. È ideale per effettuare test sulla pelle e sui metalli, in quanto è dotata di un evaporatore di serie, in acciaio inossidabile, che previene problemi di ossidazioni della camera interna, che è a sua volta realizzata in acciaio inox. Ci sono diversi volumi disponibili quali: 115L, 240L, 720L. Il sistema può essere impostato ad una temperatura che va dai – 10° ai 100°C con un intervallo di umidità che spazia dal 10 fino all’98% di R.H.

La serie MKF invece, è disponibile anche con una volumetria più piccola da 56L e ha un range più dinamico di temperatura che va da -40°C a 180°C con un intervallo di umidità che spazia dal 10 fino all’98% di R.H. La camera interna è completamente in acciaio inox.

Entrambe le camere climatiche dispongono del brevetto Binder APT.lineTM (tecnologia con camera di preriscaldamento a controllo elettronico, che assicura una simulazione realistica e naturale, il mantenimento di una temperatura uniforme e massima omogeneità, grazie al flusso d’aria simmetrico).

Test di cessione del Nichel

strumento per test cessione del nichel

Il Nichel è riconosciuto come una delle sostanze più dannose per la salute. Questo elemento, contenuto in moltissimi gioielli, a contatto con la pelle può creare allergie, rash cutanei e dermatiti. Nel 2013 è entrata in vigore la nuova norma UNI EN 1811:2011 applicata in tutta Europa che si occupa proprio della regolamentazione dei test da effettuare su questo elemento.

In questa nuova versione restano invariati i limiti massimi consentiti, ma viene introdotto un nuovo metodo di prova per la determinazione della cessione del rilascio del nichel. Questo nuovo metodo elimina il fattore correttivo 10 con cui nel passato si dividevano i dati analitici riscontrati.

In termini più semplici, la nuova soglia di rilascio in alcuni casi arriva ad essere anche 10 volte più bassa. La nuova norma è entrata in vigore a tutti gli effetti dal 1° Aprile del 2013 e prevede come liquido di simulazione del sudore artificiale contenente cloruro di sodio, acido lattico, urea e idrossido di sodio. All’interno del metodo vengono riportate le condizioni per simulare il rilascio del Nichel da tutte quelle parti di gioielli che potrebbero essere in contatto prolungato con la pelle che siano essi rivestiti o meno.

Strumenti analitici per il test di cessione del Nichel

I test possono prevedere un tempo di permanenza nella soluzione artificiale di diverse ore (fino a 7 giorni) ad una temperatura di circa 30°C. Una volta effettuata la parte preparativa bisogna disporre dello strumento analitico più adatto per effettuare questa determinazione, considerando le caratteristiche della soluzione e le concentrazioni da determinare.

Il nuovo contrAA 800 di Analytik Jena è la soluzione perfetta che combina versatilità, sensibilità e robustezza. Questo sistema raccoglie i vantaggi di una tecnica consolidata come l’Assorbimento Atomico (AAS) con quelli delle tecniche più recenti come l’ICP-OES. I liquidi di cessione utilizzati per i gioielli infatti, sono caratterizzata da una forte acidità e possono essere particolarmente aggressive per alcune tipologie di strumenti.

La possibilità di sfruttare un sistema robusto in fiamma o in fornetto di grafite permette di lavorare in modo performante con questa tipologia di matrice senza avere problemi di gestione dello strumento. Di contro, un AAS classico potrebbe essere uno strumento lento, considerando anche che oltre al Ni potrebbe esserci la necessità di determinare altri metalli.

Il contrAA di Analytik Jena risolve questo problema in quanto è dotato di un’unica lampada per l’analisi di tutti metalli e di un banco ottico ad alta risoluzione che garantisce limiti di quantificazione e performance ineguagliabili. La possibilità di flussare le ottiche permette di migliorare le performance anche per analiti difficili quali As e Se. Il sistema può essere dotato di entrambi i sistemi di atomizzazione o solo di uno dei due, a seconda dalle esigenze specifiche del laboratorio e dalla qualità del prodotto che ci si trova ad analizzare.

Il contrAA è uno strumento perfetto per gestire matrici complesse o determinazioni di un numero limitato di metalli combinando perfettamente performance, bassi costi di gestione e affidabilità.